
NIENTE CANNE LIBERE? PIU’ CRIMINI – ” Se ai turisti sarà negato l’accesso ai coffee shop, le vendite illegali e lo spaccio per le strade di Amsterdam crescerà in modo molto forte”, ha ammonito il sindaco della più popolosa città dei Paesi Bassi, il laburista Eberhard van der Laan. “Amsterdam non ha intenzione di facilitare l’utilizzo di droghe leggere da parte dei turisti, ma aiutare quelli che vogliono fumare nel modo più responsabile possibile.” Il governo cittadino è dunque unito nella difesa di una delle caratteristiche più note della bellissima Amsterdam. Altre istituzioni locali stanno lottando contro il progetto di legge, votato dalla Camera bassa dei Paesi Bassi, che renderebbe impossibile l’accesso per i turisti stranieri ai tanto celebrati coffee shop, all’interno dei quali si può consumare in modo libero.
GOVERNO PROIBIZIONISTA – Le autorità cittadine della più grande città olandese, meta ogni anno di almeno quattro milioni di turisti, stanno lottando contro il progetto di legge sostenuto dal nuovo governo dei Paesi Bassi, che accoglie le richieste dei paesini di frontiera stremati dall’arrivo di migliaia di turisti dal Belgio, Germania e Francia, veri e propri frontalieri della canne. Il governo Rutte, alleanza tra partiti di centrodestra, liberali e democristiani, insieme agli xenofobi del PVV di Wilders , ha introdotto il mese scorso una normativa che praticamente vieta ai turisti la possibilità di accedere ai locali del fumo libero.
Tramonta l’era all’insegna della liberalizzazione e della tolleranza in Olanda e si volta pagina.Il susseguirsi di restrizioni su questo fronte, infatti, che ha caratterizzato la politica degli ultimi anni non lasciava ben sperare; e ora il colpo di grazia: è, infatti, attualmente al vaglio un disegno legge, fortemente voluto dal partito xenofobo di Geert Wilders, che vieta ai turisti l’acquisto di hashish e marijuana nei coffee-shop.L’entrata in vigore del divieto è prevista per la fine del 2011 nelle tre province meridionali di Limburgo, Brabante settentrionale e Zelanda; tuttavia, a partire dall’inizio del nuovo anno, quando la legge sarà estesa al resto del paese compresa Amsterdam, l’Olanda dismetterà definitivamente la veste di paradiso della trasgressione. Tuttavia le ripercussioni del nuovo provvedimento non tarderanno a farsi sentire anche sulle abitudini degli “autoctoni”; ad attenderli, infatti, ci sono registrazioni e pass – dei veri e propri sistemi di schedatura quindi – che regoleranno l’accesso ai coffee-shop. I suddetti locali, lungi dall’essere esenti dall’intolleranza governativa, dovranno avere a che fare con alcune restrizioni estremamente vincolanti. E’ stata fissata, infatti, a 1500 il numero massimo di membri aderenti ad un coffee-shop, che dovranno inoltre trovarsi a una distanza di sicurezza di minimo 400 metri dalle scuole. Alla luce di quanto previsto dalla norma, non è difficile ipotizzare lo scenario futuro. Con molta probabilità, infatti, un elevato numero di coffee-shop sarà costretto a chiudere i battenti non potendo più contare sulle finanze dei turisti stranieri.